Siamo usciti quella sera, finalmente.
Un disastro l'organizzazione: il ristorante dove avevo prenotato si rivela essere chiuso.
Figuraccia, che pollo, che imbecille.
Eravamo usciti qualche volta di giorno, ma era diverso...quella era la sera, e lei ci teneva.
E anche io, ma era passato troppo tempo da quando avevo organizzato qualcosa del genere.
A questo punto rimane solo di portarla in una buona...pizzeria. E sì, come prima uscita di sera è stato un disastro organizzativamente parlando.
Per fortuna la pizzeria era buona.
E dopo la pizza un gelato. Per carità buonissimo, ma che continua figura da pollo.
Ormai certo che le penne fossero cresciute ed il becco pure andiamo in un parco.
Abbiamo passeggiato, e passeggiato e passeggiato ma io volevo qualcosa che non avrebbe mai potuto darmi. Non lì in quelle condizioni.
Eppure...
Eppure riuscì a vedere oltre al pollo che ero.
Ero riuscito varie volte ad accarezzarle la passerina attraverso le mutandine.
Ma ogni volta la mano veniva scostata.
Dio mio, così calda, invitante. Io non ci vedevo più. Il sangue era ormai tutto sotto la cintura.
Le chiesi se potevo dirle una cosa che sentivo, oltre ai sentimenti.
Sentivo il desiderio di lei. La immaginavo fare l'amore con me.
E la immaginavo nuda sdraiata sopra di me, il suo corpo perfetto abbandonato sopra il mio.
Me la vedevo con una gamba leggermente flessa appoggiata su di me, che rivelava il suo tesoro.
La sua vagina ancora aperta dalla penetrazione, con un rivolo di seme che colava nell'interno coscia.
Non so se avete esperienza con la vagina delle ragazze di colore. E' particolare il contrasto cromatico tra le grandi labbra, che di solito sono molto scure, e la parte interna, rosata. Sono un vero gioiello.
E lo dovete immaginare con un colore in più. Il bianco del seme, possibilmente il vostro.
Sublime.
La ragazzetta era eccitata ma non si poteva lasciare andare. Non eravamo ancora insieme ma era calda, quanto me.
Uscimmo dal parco, che stava tra l'altro chiudendo.
La accompagnai a casa ma non potemmo salire: c'erano dei coinquilini. Accidenti.
Per tutto il tragitto in auto continuavo a vedere quelle belle gambe, stupendamente lasciate leggermente aperte.
Sedendosi, la gonna era andata su...e si vedevano gli slip. Sono sicuro che con la luce li avrei visti umidi...
Parlammo, molto, di noi due. Lei non era convinta, e aveva ragione (ero davvero un mascalzone).
La macchina era un rifugio scomodo, ma non c'era altra possibilità per me allora.
Ma alla fine si fece baciare. Che bello, credetemi, era un mondo nuovo.
Baciare una ragazza di colore ha una morfologia diversa dalle ragazze bianche.
Una bocca piena, invitante...e non solo la bocca.
Finalmente la potei toccare dove volevo io.
Per prima cosa quelle belle tettine sode. Sì erano stupende, turgide, stavano in una mano e non strabordavano.
Erano carne giovane e soda. Che b...
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